·         PARLANDO di EUROPA in CORONAVIRUS con Roberto   01.04.2020

            Pietro Campanelli Ciao Roberto,

      L'argomento su come aiutare i paesi dell'eurozona in emergenza coronavirus è così complesso che neanche quelli che decidono sanno come fare. Adesso le soluzioni possibili sono almeno tre: MES, CORONABOND (Eurobond da emettere solo per questa emergenza) oppure USCITA dall'EURO per tornare ad immettere liquidità attraverso la nostra Banca centrale, la Banca d'Italia. In quest'ultimo caso, come facemmo, o meglio come fummo costretti a fare il 13 settembre 92 dal venerdì al lunedì a cose fatte con l'uscita dallo SME, (Lira svalutata del 40% contro marco tedesco e dollaro), in tale caso, come allora, il nostro potere d'acquisto diminuirebbe dal 30 al 40% con la nuova moneta, ma le nostre importazioni aumenterebbero della stessa proporzione. E' normale che quando subisci un intervento, inizialmente stai male, ma poi starai meglio. Forse stanno male o peggio di noi: Repubblica Ceca, Danimarca, Svezia, Norvegia, Svizzera che non sono nell'Euro ?? Il problema è che 20 anni fa ci hanno "incastrati"nell'adozione della moneta unica, pur non rientrando a quel tempo nei parametri di Maastricht, adesso meno che mai.           

·         Passiamo al MES, fondo di solidarietà intergovernativa tra i 18 paesi dell'eurozona, dove ognuno mette il proprio contributo e con diritto di voto in base al proprio PIL per un importo potenziale complessivo di circa 750MLD dove noi abbiamo già versato un acconto di 14 MLD con il 17,7% di quota. Quando poi un paese ritiene di aver bisogno di un aiuto per un certo importo, interviene la TROIKA: (Banca Centrale Europea, Commissione Europea, Fondo Monetario Internazionale) , per decidere se il tuo debito risulta a loro parere sostenibile, vale a dire se ti riconoscono la capacità di poterlo restituire, in base ai parametri di Maastricht per i quali sappiamo di non poter rispettare, sebbene siano stati momentaneamente accantonati con la sospensione del Patto di Stabilità. Tra qualche giorno ci diranno cosa dovremmo fare per avere liquidità a sostegno della fase di emergenza e se questa avverrà tramite il MES condizionato alla sostenibilità del proprio debito o tramite il MES cosiddetto LIGHT, cioè senza condizioni sul proprio debito e pari ad una percentuale (2%) del proprio PIL espressamente per far fronte alle spese sanitarie di questa emergenza. Fino a ieri, per avere il prestito tramite il MES in base alla nuova riforma, avremmo dovuto abbassare il debito, cioè renderlo sostenibile. COME? Tagliando le pensioni, non restituendo titoli di stato ai propri risparmiatori, tagliando i servizi, mettendo una pesante patrimoniale sugli immobili e conti correnti, ecc ... Dopo aver fatto questo ci avrebbero concesso il prestito, come ebbero a fare con la GRECIA ! AFFAMANDOLA ! E come vedi risaremmo PUNTO e a CAPO, vale a dire ci saremmo impoveriti, come se fossimo usciti dall'EURO, ma almeno in quel caso saremmo tornati padroni dei nostri mezzi: Moneta e Banca Centrale, senza stare ad aspettare i signori di questa Europa!

 

R   Roberto a  Pietro Campanelli secondo te tutti gli stati europei ci permetterebbero dopo aver svalutato la moneta del 50% di esportare a basso prezzo e fare una concorrenza spietata a tutti? Ma questa illusione da dove ti deriva? Pensi che siano tutti scemi? Dopo due giorni metterebbero dazi sulle nostre esportazioni che ci schiaccerebbero in un mese. Finale del discorso , tutti più poveri del 50% , aziende che dovrebbero acquistare all’estero a prezzi esagerati e che non potrebbero più esportare, De Gaulle direbbe: vasto programma. E poi sai benissimo che fino a pochi giorni fa le uniche aziende che tiravano erano quelle dedite all’esportazione, così ci giochiamo pure quella possibilità. L’unico vantaggio, se vantaggio si può chiamare, sarebbe che gli stranieri ci potrebbero comprare case e aziende a due lire. Capisco che il mercato degli immobili è in ribasso, ma tutto questo casino per svendere un po’ più case e prendere soldi con i quali non ci si comprano più nemmeno due kg di ananas mi sembra un po’ troppo.

·      Pietro Campanelli  Veniamo adesso al CORONABOND, come EUROBOND di emergenza, dove tutti insieme i 18 paesi dell'Eurozona o i 27 dell'Unione Europea garantirebbero il BOND emesso per questa emergenza ed allo stesso univoco tasso di interesse. Ma questa Europa sbagliata è come fosse un edificio costruito su un solo pilastro: la MONETA UNICA. Ma un edificio non può sorreggersi su un solo pilastro, l'unico dei quattro pilastri che doveva essere costruito per ultimo e non per primo. Un edificio ha bisogno almeno di 4 pilastri: 1) SOLIDARIETA' e SOSTEGNO dei paesi più forti verso quelli più deboli. 2) Stessa POLITICA FISCALE 3) Generale e continuativa condivisione del debito in EUROBOND. 4) moneta unica: EURO.

·         Avete visto che ci siamo arrivati alla moneta unica, ma questa viene all'ultimo posto, non al primo. Ecco perchè questa Europa è sbagliata. Comunque e concludo: non è una cosa fuori dalla norma ciò che sta accadendo. Per fare gli Stati Uniti d'America ci sono voluti 125 anni, con una guerra intermedia. Per fare l'unità d'Italia, politica ed economica, ci sono voluti più di 100 anni con l' istituzione nel 1926 di una sola Banca Centrale, la Banca d'Italia. E pensare che l'EURO ha appena compiuto 20 anni e solo dopo 20 anni ci siamo accorti che lo abbiamo fatto partire con il piede sbagliato. Quanto dobbiamo attendere per vedere davvero l'Europa UNITA con tutti i paesi che la rappresentano così radicati profondamente nelle proprie tradizioni, nella propria storia, feriti da due guerre mondiali negli ultimi 100 anni. Quanto dobbiamo aspettare ? I nostri nipoti ? No, forse neppure loro la ricorderanno !

Pietro Campanelli  studioso di economia e finanza 3356162467